ATTENZIONE: QUESTO PROGETTO SI INSERISCE NELLA LINEA DI LAVORO “INFRASTRUTTURE LEGGER2 AUTO-COSTRUITE PER ORTI URBANI” CHE ABBIAMO INIZIATO CON “L’ALBERO” E PREVEDIAMO ESPANDERE E DEFINIRE ULTERIORMENTE NEL PROSSIMO FUTURO.
PER LA SUA CORRETTA COMPRENSIONE NECESSARIO LO STUDIO DEL SUO BACKGROUND.
Ci piace articolare i nostri laboratori in modo che possano svilupparsi su una doppia linea di lavoro.
La prima, più ovvia, è quella strettamente relazionata all’insegnamento nella quale si sviluppa il programma didattico proposto per raggiungere l’obiettivo prefissato.
La seconda, addirittura più formativa, inizia esattamente nel momento in cui l’attività regolamentata termina.
Si può dire che in realtà il vero apprendimento non finisce, ma comincia al terminare dell’attività regolamentata, momento in cui i partecipanti sono invitati a provare a fare
uso nel mondo reale delle conoscenze acquisite e prototipi prodotti.
Jaulas Abiertas Università in transizione
Nel mese di ottobre, al termine del workshop Escala Local, non avendo trovato un’iniziativa per donare immediatamente le strutture prodotte furono riportate a Siviglia con noi.
Come annunciato, però, eravamo interessati a donarle a qualche iniziativa strutture che avrebbe potuto metterle in valore e di esserne beneficiato. Si aspirava che fosse a Malaga per dare la possibilità agli studenti coinvolti nella loro creazione di continuare il loro impegno ed il percorso iniziato nel workshop, promuovendo il contatto con iniziative sociali che si sviluppano intorno a loro, e delle quali non avevano costanza, e chissà per iniziare a collaborare con loro.
Così abbiamo contattato “Jaulas Abiertas Universidad en Transición” un’associazione con fini pedagogici aperta a docenti e studenti e pertinente alla Università di Malaga. Jaulas Abiertas ha un aula all’aperto per le attività didattiche non regolamentati ed i laboratori, e un giardino urbano.
Ci siamo immediatamente sentiti vicini alle loro proposte e loro hanno accettato il nostro approccio che non si è limitato a che le strutture potessero essere infrastrutture utili e funzionali per il programma del loro orto, ma che fossero, prima di tutto, uno strumento per lo sviluppo degli studenti coinvolti, che avrebbe portato avanti il l’adattamento delle strutture esistenti alle esigenze dell’associazione, in collaborazione con Ctrl+Z.
Hanno capito che questo obiettivo ben meritava il tempo di attesa necessario affinché gli studenti potessero organizzarsi per un progetto si di dimensioni limitate, ma in molti casi il suo primo progetto a scala reale.
In febbraio, alla fine dell’inverno, si organizzarono diverse giornate di di lavoro per la preparazione della base e dello spazio circostante e una giornata specifica per l’assemblaggio e l’installazione della cupola alle quali parteciparono tanti volontari.
Conclusioni
Cerchiamo di prendere sul serio la sostenibilità e coerenza in tutte le fasi dei processi in cui ci coinvolgiamo. I workshop e le attività di formazione non fanno eccezione, anche se il trasferimento della conoscenza è l’obiettivo principale di queste attività, proviamo che i “risultati fisici” prodotti nei laboratori possano essere attivati per dargli un senso a sostegno di un’attività che lo meriti.
I Materiali ed lavoro coinvolti non dovrebbe essere “vuoti a perdere”, ma da mettere al servizio della società. Grazie alla nostra profonda convinzione sulla necessità di tutto questo, abbiamo trovato un modo per riconvertirli in una serra per un orto urbano legato ad un progetto ecologico ed educativo più articolato.
A radice di questa esperienza speriamo di sviluppare nuove attività con l’associazione di Jaulas Abiertas e gli studenti coinvolti in futuro.
Crediamo che questo sia il modo migliore per chiudere con successo il cerchio educativo iniziato con il workshop, di valorizzare i suoi risultati, creare comunità e contatti con iniziative affini e, naturalmente, divertirci!
Questo progetto è stato sviluppato in collaborazione con la associazione “Jaulas Abiertas Universidad en Transición” (Pablo Torres Boza e Jochen Buchmaier e il suo team), e Belen Rodriguez Heredia, Indira Estrada Vidal, Inmaculada Montilla Montilla, JuanManuel Aragona Tellez e, naturalmente, Juan Navarro Diaz, studenti locali del workshop Escala Locale che si sono impegnati pienamente in tutto il processo di conversione.
I seguenti volontari hanno partecipato alla assemblea:
Jordán Lamas Santiago, Isabel del Mar Benítez Toledo, Pablo Cristán Domínguez,
Francisco Fontiveros Becerra, Adrian Lobillo Berenguer, Manuel Villarubia Rojano,
Salvador Salgado Alcaraz, Elena Enciso Martínez, Manuel Palma Segovia,
Cristina Martínez Alcalá-Galiano, Francisco Conejo Arrabal, María Lanzat Lanzat,
Raquel Gómez Trasierra, Andrés Arjona Cuesta, Salvador Pascual Barranquero.
Un ringraziamento speciale a Germán López Mena, che non ha potuto unirsi a noi questa volta, ma abbiamo contato su di lui!